Non ha fatto sconti a nessuno Mario Giordano nel corso del suo editoriale in diretta tv a ‘Fuori dal Coro’. Le parole contro i “potenti veri”.
Decisamente ‘Fuori dal Coro’ Mario Giordano nel corso della sua trasmissione su Rete4. L’ultima puntata lo ha visto protagonista di uno sfogo senza precedenti contro quelli che ha definito “i potenti veri”. Nel dettaglio, in realtà, uno in particolare da cui dipende la “vita di tutti noi”: Joe Biden, presidente degli Stati Uniti d’America.
Mario Giordano, l’attacco a Biden
“Ma in che mani siamo?”. Ha iniziato con questa domanda Giordano nel corso di ‘Fuori dal Coro’ in tv su Rete4. “Stasera (ieri sera ndr) mi sento fuori dal coro, perché voglio prendermela con i potenti veri, quelli da cui dipendono davvero le nostre vite, a cominciare da Joe Biden”.
Il giornalista ha poi spiegato la ragione del suo sfogo: “Lo so, lo so, lui anche se sembra impossibile è il presidente degli Stati Uniti d’America, l’uomo più potente del mondo, ci siamo legati a doppio filo, ci porta alla guerra, la guerra in Ucraina, ci guida nelle grandi sfide, la Russia e la Cina”.
Le gaffe del presidente Usa
Il duro parere su Biden di Giordano nasce dalle recenti uscite con tanto di gaffe del presidente Usa. “Di lui il procuratore di New York ha appena detto, in un documento ufficiale, che è ‘un anziano di buone intenzioni e di scarsa memoria’… L’uomo più potente del mondo. Ovviamente il presidente si è subito arrabbiato e ha detto che non è vero e ricorda tutto benissimo, per dimostrarlo si è subito dimenticato della persona di cui stava parlando, il presidente egiziano l’ha confuso col presidente messicano”.
Nella conclusione del suo editoriale, il conduttore ha citato poi la serie di errori fatti dal numero uno americano: “Ma del resto lui è fatto così, confonde l’Iraq con l’Ucraina, l’Ucraina con la Russia, la Cambogia con la Colombia. Ha pure detto che ha appena parlato con la premier inglese Thatcher, che è morta nel 2013. Ha detto che ha appena parlato col presidente francese Mitterand, morto nel 1996″.
